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:: tradizionale o cristallizzato? :: 
(pubblicato il 24/08/2009) 
  
Io non credo nel sistema e nemmeno nel metodo. E  senza sistema e senza metodo, cosa rimane?
 La conoscenza appartiene al passato, occorre usarla e lasciarla andare.  l’apprendimento vive nel presente, è un movimento costante in relazione con le cose esteriori, senza il passato .
 È evidente che bisogna educare il corpo, ma attraverso un lavoro non cristallizzato.
 Si può scorrere liberamente e totalmente  solo se si è oltre  il sistema.
 Se seguo il modello classico/tradizionale, comprenderò la  routine, la tradizione, l’ombra, non comprenderò  mai me stesso.  La tradizione è quel meccanismo che forma l’abitubine.
 Le forme classiche addormentano la nostra creatività e condizione, e congelano il nostro senso di libertà.
 Così non potremo più “essere” , ma soltanto  “fare”. 
 La concentrazione classica è esclusione , laddove la consapevolezza è totale e non esclude nulla.
 Quando non vieni più influenzato e si estingue il condizionamento della ripetizione tradizionale, è possibile divenire consapevoli di qualcosa di totalmente fresco, di totalmente nuovo.
 In una parola, non soltanto imitare e comunque non per sempre, ma  scoprire .
 Creare un’atmosfera di libertà è necessario per  riuscire ad affrontare la vita con la capacità di comprenderla e non di conformarci ad essa.
 La situazione mi insegna, ed io devo essere recettivo,  in uno stato di continuo apprendimento.
 Una mente intelligente è una mente che ricerca , non si accontenta delle spiegazioni, delle conclusioni, né è una mente che crede, poiché credere senza provare  è un altro modo per fermarsi.
 Siamo in grado di ascoltare là dove lasciamo cadere le nostre paure. 
 Quando abbiamo paura non prendiamo nessuna iniziativa, e la paura ci spinge ad aggrapparci  alla tradizione, alle abitudini, ai guru, alle regole sociali.
 
 In ultima analisi, praticare un’arte marziale significa esprimere sé stessi, poiché credo che l’espressione di un’artista è la sua anima manifesta.
 Sento di avere dentro di me questa forza creativa più grande della fede, dell’ambizione, della fiducia, della determinazione,  più grande di una visione.
 È una sorta di mescolanza di tutte queste cose insieme.
 La mia mente è magnetizzata da questa forza dominante che tengo nel corpo; una grande forza, questa potenza non sfruttata, questo qualcosa di immensamente dinamico dentro me.
  
   
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